Oggi 25 febbraio la Commissione europea ha adottato una strategia quadro per un’Unione dell’energia per combattere i cambiamenti climatici.
Quattro gli obiettivi su cui punta l’Ue per riuscire ad unificare i mercati energetici frammentati dei paesi membri e realizzare la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale: diversificare le fonti energetiche attualmente a disposizione degli Stati membri; aiutare i paesi dell’UE affinché siano meno dipendenti dalle importazioni di energia; puntare alla leadership europea nel settore delle rinnovabili; lottare contro il riscaldamento globale.
Per raggiungere questi obiettivi Bruxelles ha individuato cinque ambiti sui quali puntare in modo prioritario. Innanzitutto è necessario garantire agli stati membri la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, riducendo il consumo interno e agendo al tempo stesso sulla domanda. In secondo luogo si dovrebbe lavorare per la costruzione di un mercato interno unico, ottenibile con una maggiore standardizzazione normativa e con la promozione di accordi di cooperazione. Fondamentale, poi, lo sviluppo di sistemi incentivanti volti ad aumentare l’efficienza energetica e a ridurre l’uso di combustibili fossili. Infine, l’Europa dovrà puntare su ricerca e innovazione
La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI) stanno lanciando due nuovi strumenti finanziari per guidare gli investimenti atti a fronteggiare le principali sfide ambientali: la riduzione del consumo energetico e la conservazione del capitale naturale, in particolare la biodiversità
Il primo strumento - Private Finance for Energy Efficiency (PF4EE) - mira ad aumentare i finanziamenti privati per progetti di efficienza energetica ed aiutare così gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi concordati dell’UE in materia di efficienza energetica. La Commissione ha impegnato 80 Meuro per il periodo 2014-2017. Lo strumento si rivolge soprattutto alle PMI, ai privati, ai piccoli comuni e agli altri enti del settore pubblico che svolgono piccoli investimenti di efficienza energetica. Sarà attuata tramite le banche presenti negli Stati membri. L’ammontare dei prestiti potrebbe variare tra 40.000 e 5 milioni di euro, o anche di più in casi eccezionali.
Il secondo strumento - Natural Capital Financing Facility (NCFF) - fornirà invece prestiti e investimenti a infrastrutture verdi e progetti basati sulla natura, capaci di assicurare la conservazione dei servizi ecosistemici di contribuire all’adattamento climatico.
Fino al 2017 sarà disponibile un budget di 100-125 milioni di euro. I destinatari potrebbero essere gli enti pubblici e privati, comprese le autorità pubbliche, i proprietari terrieri e le imprese; la dimensione del progetto dovrebbe aggirarsi tra 5 e 15 milioni di euro.