L’appartamento si trova in un edificio di inizi ‘900. Il recupero ha salvaguardato il rapporto con il passato, le cui tracce sono inserite con discrezione ed equilibrio nel contesto contemporaneo delle articolazioni spaziali e delle cromie. La misurata commistione di passato e presente fa sì che l’uno esalti l’altro vicendevolmente.
I dettagli lasciati in pulito assolvono alla loro naturale funzione fungendo anche da scenari di passaggi e scorci visivi.
Grazie all’altezza del soffitto è stato possibile organizzare la camera da letto su due livelli. Sul letto galleggia il soppalco-guardaroba, cui si accede tramite una scala nascosta dal tramezzo posto dietro la testiera.
Il letto è percepito come una casa in piccolo, grazie alla copertura data dal soppalco che offre l’intimità del baldacchino, alla cui sontuosità è preferita l’ironia del guardaroba sospeso, dal quale è possibile affacciarsi attraverso una finestra. Se il letto è il nido nuziale, la cabina armadio ricorda una casetta per uccellini. Nulla di troppo lezioso, grazie all’assetto lieve del disegno geometrico.
Le sfumature cromatiche dimostrano che una studiata scelta di rifiniture e rivestimenti è fondamentale per una logica dello spazio esteticamente valida.
Luogo: Caserta
Architettura: G. Covino
Importo lavori: 50.000 €